Strade Bianche / LIVE della corsa

Buonasera a tutti e ben trovati per il live della prima corsa World Tour italiana della stagione, quella Strade Bianche che è la più giovane, ma per certi versi anche la più antica, delle classiche del ciclismo. Subito dunque uno sguardo all’altimetria del percorso che, come di consueto, si snoderà tra gli sterrati della stupenda campagna toscana:

altimetria strade biancheNon ci sono dunque grosse novità, con gli strappi di Monte Sante Marie, delle Tolfe e nel finale di via Santa Caterina a costituire le principali difficoltà. Per quanto riguarda invece i corridori al via, spiccano i nomi del campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), dei già vincitori qui in piazza del Campo Philippe Gilbert (Quick Step) e Michal Kwiatkowski – quest’ultimo capitano di una Sky stellare, che può contare anche su Gianni Moscon, Wout Poels e Diego Rosa -, e poi Alejandro Valverde (Movistar), Julian Alaphilippe e Niki Terpstra (Quick Step), Adam Yates e Jack Haig (Mitchelton-Scott) Rigoberto Urán e Sep Vanmarcke (Education First-Drapac), Jon Izagirre (Bahrain-Merida), Michael Matthews (Sunweb) e Edvald Boasson Hagen (Dimension Data).

panorama

Tra gli italiani, da segnalare il campione tricolore Fabio Aru (UAE Team Emirates), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Davide Formolo (Bora-Hansgohe), Davide Villella e l’unico vincitore italiano della corsa Moreno Moser (Astana), Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida), Marco Canola (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini) e i già citati Moscon e Rosa. Non solo: la Strade Bianche segna anche l’esordio nel World Tour della Benetton-Bianchi, che si affida ancora ai due grandi protagonisti di inizio stagione, Nicola Boem e Davide Rebellin, ai quali affianca Seid Lizde, Mattia Bais, Riccardo Stacchiotti, Andrea Manfredi e Ángel Leonardo Pereyra. Proprio Boem, però, ha dovuto fare i conti con una caduta, dopo appena una decina di chilometri dal via, e un lungo inseguimento per recuperare le ruote del gruppo principale.

Queste intanto sono le prime immagini in diretta, che si riferiscono al gruppo di sette battistrada ancora al comando con 1’03” di vantaggio quando mancano 55 km all’arrivo: si tratta, nell’ordine dalla testa alla coda del drappello, di Ivan Santaromita (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini), Nathan Van Hooydonck (BMC), Yves Lampaert (Quick Step), Seid Lizde (Benetton-Bianchi), Benoît Vaugrenard (Groupama-FDJ), Mirco Maestri (Bardiani-CSF) e Tosh Van der Sande (Lotto-Soudal).

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Quello che rimane del gruppo, circa una trentina di corridori, li ha ormai nel mirino tanto che ai -47 km l’unico degli attaccanti a tenere duro è anche il più talentuoso, il belga Yves Lampaert vincitore l’anno scorso della Dwars door Vlaanderen: ancora 34″ per lui.

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Ed eccolo, il primo gruppo all’inseguimento: a 35 km dall’arrivo si tratta ormai di appena 25 corridori, tra i quali spiccano Alejandro Valverde che vediamo proprio in prima posizione con la nuova maglia Movistar, e poi Wout Poels, Diego Rosa e Michal Kwiatkowski della Sky, Rigoberto Urán della Education First, Julian Alaphilippe della Quick Step, Fabio Aru della UAE, Adam Yates e Mikel Nieve della Mitchelton-Scott, Jon Izagirre della Bahrain-Merida, Nicola Boem e l’ex fuggitivo Seid Lizde della Benetton-Bianchi.

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A 1’22” dai corridori sopra inquadrati insegue un gruppo di una quarantina di unità, fra le quali Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Giannni Moscon (Sky), Michael Valgren (Astana), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), Tim Wellens (Lotto-Soudal) e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo). Tra loro c’è anche Davide Rebellin (Benetton-Bianchi): difficile, comunque, che qualcuno di questi uomini riesca a rientrare in corsa per la vittoria. Ancora più staccati, poi, i vari Moser, Formolo, Mohoric, De Gendt e soprattutto Philippe Gilbert, costretto al ritiro per una caduta nelle fasi centrali.

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A 33 km dall’arrivo, ormai, anche Lampaert è stato ripreso e a passare per primo in cima a questo strappo è un altro corridore da tenere assolutamente d’occhio e che ancora non avevamo citato: Sep Vanmarcke, con i nuovi colori bianco e rosa della Education First. Dietro di lui, sempre nelle prime posizioni, un attentissimo Alejandro Valverde che ha con sé Andrey Amador (Movistar), quindi Mikel Nieve e Adam Yates della Mitchelton.

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Intanto, nonostante sia segnalato a quasi 2’30” dalla testa della corsa non demorde Davide Rebellin che, scortato da Seid Lizde, prova a riportarsi quantomeno sul gruppo di Sagan, dal quale aveva perso contatto sulla salita precedente. Encomiabile, comunque, il carattere del 46enne vicentino. Se Lizde è con lui, però, significa che davanti Boem è rimasto solo.

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Ma attenzione perché, proprio sotto l’arco dei 20 km all’arrivo, la corsa entra nel vivo: si inizia a salire verso Colle Pinzuto e si muove il vincitore dello scorso anno Michal Kwiatkowski (Sky), tallonato proprio dalla coppia Mitchelton composta da Adam Yates e da un Mikel Nieve che raramente avevamo visto così pimpante a questo punto della stagione, e per giunta in una corsa di un giorno, lui che è uomo da grandi salite. Dietro si notano altre due maglie bianche della Sky, presumibilmente quelle di Diego Rosa e di Wout Poels.

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Ed è proprio Diego Rosa, una volta rintuzzato il tentativo di Kwiatkowski, a partire subito in contropiede: mancano 16 km all’arrivo, si sale verso Le Tolfe ed il piemontese riesce a guadagnare un piccolo margine sugli inseguitori, attenzione!

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E invece nemmeno l’azione di Rosa ha buon esito, merito soprattutto del forcing con cui Fabio Aru ha riportato sotto il gruppetto dei big. Ma ecco che va all’attacco un altro uomo della Sky, il terzo, e si tratta clamorosamente di Gianni Moscon! Il trentino faceva parte del gruppo di Sagan, dal quale è uscito di forza sul Colle Pinzuto per poi completare il ricongiungimento con la testa della corsa sulle Tolfe. E ora, appena rientrato, prova a tirare dritto quando mancano 14 km all’arrivo!

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Moscon ha però chiesto troppo alle sue gambe, d’altra parte lo sforzo fatto per rientrare era stato considerevole e nemmeno un corridore con la sua classe poteva sperare di avere tanta birra in corpo. Quando mancano ormai 9 km all’arrivo sono sempre una ventina i corridori del gruppo di testa, e vediamo ora scattare Adam Yates, della Mitchelton, con a ruota il campione italiano Fabio Aru e Wout Poels, vale a dire il quarto uomo della Sky a provarci nel giro di una dozzina di chilometri. Qualche metro più indietro, vediamo che è proprio Nicola Boem, della Benetton, che sta cercando di chiudere il buco!

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Ed è proprio grazie alla reazione di Boem, supportato in un secondo momento da Valverde e Amador, che Yates, Aru e Poels vengono ripresi, quando siamo ormai a 1,5 km dall’arrivo e sta per iniziare lo strappo di via Santa Caterina, ai piedi del quale si presentano ancora in diciassette: è uno dei finali di Strade Bianche più affollati che si ricordino, ma lo spettacolo non è certo mancato!

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Eccoci nel tratto più duro, dove un inesauribile Adam Yates rilancia l’azione seguito sempre da Fabio Aru e Wout Poels, mentre al centro della strada avanza Alejandro Valverde con a ruota Diego Rosa e uno straordinario Nicola Boem! Perde invece qualche metro Rigoberto Urán, della Education First, che vediamo sulla sinistra dell’inquadratura: il colombiano rischia di fare il buco, a tutto vantaggio dei sei che lo precedono!

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Ultima curva! Adam Yates è ancora davanti ma Alejandro Valverde può infilarlo all’interno, poi vediamo Fabio Aru, Diego Rosa e Nicola Boem in quinta posizione!

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E invece è proprio Adam Yates (Mitchelton-Scott) a fare festa in piazza del Campo! Dietro di lui Alejandro Valverde e Fabio Aru completano il podio:

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Per Yates si tratta del secondo successo in una classica del World Tour dopo la rocambolesca vittoria alla San Sebastián del 2015, quando l’allora giovanissimo britannico tagliò il traguardo convinto di essere arrivato secondo alle spalle di Van Avermaet, che però era stato buttato giù da una moto nell’ultima discesa. In Italia, poi, Yates aveva già vinto due edizioni del Gp di Larciano.

La top ten è completata da Rosa, Nicola Boem, Poels, Urán, Nieve, Izagirre e Valgren – questi ultimi due in gran rimonta nel finale. Ma ecco l’ordine d’arrivo:

1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 4h37’41”
2. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates s.t.
4. Diego Rosa (Ita) Team Sky s.t.
5. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 3″
6. Wout Poels (Ola) Team Sky a 5″
7. Rigoberto Urán (Col) Education First-Drapac a 8″
8. Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott s.t.
9. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 35″
10. Michael Valgren (Dan) Astana Pro Team a 41″
11. Steven Kruijswijk (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
12. Robert Gesink (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
13. Tom-Jelte Slagter (Ola) Team Dimension Data s.t.
14. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky s.t.
15. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step s.t.
16. Alexis Vuillermoz (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 1’19”
18. Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott a 1’55”
19. Tejay Van Garederen (Usa) BMC Racing Team a 2’09”
20. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb a 2’29”

98. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 6’56”
107. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
129. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 10’58”
130. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
142. Mattia Bais (Ita) Benetton-Bianchi a 11’38”
156. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 17’51”

E con l’ordine d’arrivo ci salutiamo dandovi appuntamento a domani, proprio per il Gp Industria e Artigianato di Larciano vinto, l’anno scorso, appunto da Yates!

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