Giro d’Italia, ecco le wild card: c’è la Benetton, a casa Bardiani e Nippo

Invertendo la tendenza che negli ultimi anni l’aveva vista annunciare gli inviti già nel a gennaio, Rcs è tornata ad attendere i primi di marzo per comunicare i team beneficiari delle quattro wild card per il Giro d’Italia. «Una scelta derivante dal fatto aver voluto di tenere in considerazione anche i risultati sportivi più recenti, avendo così un parametro in più su cui basare la nostra selezione – ha commentato il patron Mauro Vegni -. Ogni anno, infatti,  ci troviamo di fronte ad una scelta molto dolorosa, che inevitabilmente scontenta qualcuno. In questo modo, abbiamo pensato di rendere più accettabile la nostra scelta per quanto, ne siamo consapevoli, gli esclusi avranno sempre motivo di recriminare».

Questi, dunque, i nomi, annunciati da Camaiore in concomitanza con la conferenza stampa della vigilia della Tirreno-Adriatico: parteciperanno al Giro d’Italia 2018 la Androni Giocattoli-Sidermerc – già certa del ritorno alla corsa rosa, mancata negli ultimi due anni, grazie al successo nella Ciclismo Cup 2017 – la Israel Cycling Academy che ha ovviamente beneficiato della partenza da Gerusalemme Ovest, la Wilier Triestina-Selle Italia di Jakub Mareczko – unico corridore di una Professional, l’anno scorso, a salire sul podio di tappa – e la Benetton-Bianchi. Quest’ultima, in particolare, sembra avere beneficiato dei quaranta giorni di riflessione ulteriore presi da Rcs.

La formazione veneta era infatti l’ultima arrivata tra le pretendenti al Giro e, con ogni probabilità, senza le vittorie in serie ottenute in questo primo scorcio di stagione non sarebbe stata presa in considerazione dagli organizzatori. Ed invece, grazie soprattutto ai successi di Nicola Boem al Dubai Tour, corsa Gazzetta, e di Davide Rebellin al Trofeo Laigueglia, ecco la wild card più ambita, che si aggiunge peraltro agli inviti, già certi, a Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo.

vegni

A restare fuori, invece, sono la Bardiani-CSF e la Nippo Vini Fantini-Europa Ovini: per il green team della famiglia Reverberi si tratta della prima esclusione dal 2009 e, oggi come allora, ad aver pesato sono stati soprattutto i casi di doping che hanno coinvolto Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni proprio all’immediata vigilia della grande partenza 2017, con la squadra già in Sardegna e costretta, per questo, a schierarsi al via con appena sette corridori. Il precedente di quasi dieci anni fa era, invece, quello ancor più eclatante di Emanuele Sella, vincitore di tre tappe di alta montagna e della classifica degli scalatori al Giro 2008, ma successivamente risultato positivo all’Epo di terza generazione, o Cera.

Quanto alla Nippo, invece, l’amarezza per l’esclusione è tanta, perché si tratta della seconda consecutiva, e soprattutto perché quella che è appena iniziata sarà l’ultima stagione da professionista per Damiano Cunego, che il Giro vinse, da giovanissimo, nel 2004, e che proprio con un’ultima partecipazione al Giro avrebbe voluto congedarsi dal grande pubblico. Tuttavia, di fronte ai dieci successi centrati dalla Benetton, che ne fanno in assoluto il team plurivincitore di inizio 2018, nemmeno il seguito popolare di Cunego ha garantito al team arancio-blu un posto tra le quattro prescelte.

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